
Guerra e troppo “abuso” riducono le scorte, l’allarme: “usateli con parsimonia”
«Sono tra i 1.500 e i 2.000 i farmaci che mancano sugli scaffali delle farmacie italiane: antinfiammatori, antipiretici, antibiotici e prodotti per la tosse per bambini a base di ibuprofene, alcuni antibiotici di uso orale e pediatrico, antipiretici e gli aereosol». Lancia un allarme data la diffusione della nuova influenza “australiana” Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani (Fofi). Il contagio si sta diffondendo velocemente, e i farmaci tipicamente usati contro i sintomi sono sempre meno sugli scaffali.
La penuria sarebbe dovuta, oltre che a un “abuso” di questi farmaci anche in presenza di sintomi non gravi, al conflitto ucraino: c’è, infatti, il «problema del confezionamento, mancano le fialette di vetro, manca la lamina del blister di alluminio delle pasticche». Da qui l’appello di Mandelli a «fare un uso consapevole dei farmaci senza andare a fare scorte inutili».