Mentre Cigl e Uil proclamano un nuovo sciopero generale per l’11 aprile, il Garante avverte che non tutti i settori privati potranno prendere parte all’agitazione.
La protesta lanciata dalle sigle farà incrociare le braccia ai lavoratori delle aziende in tutta Italia per 4 ore e sarà accompagnata da manifestazioni in ogni città. L’obiettivo dei rispettivi segretari, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, è chiedere al Governo modifiche sulla riforma della legge delega fiscale per una tassazione più giusta ed equa, oltre a interventi sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
«Noi oggi vi proponiamo 4 ore di sciopero per l’11 aprile e una grande manifestazione a Roma il 20 aprile sui temi della sanità, della sicurezza, del fisco». Lo ha affermato Pier Paolo Bombardieri, segretario generale della Uil, rivolgendosi all’assemblea nazionale Rls Rsu di Cgil e Uil oggi a Firenze. L’assemblea ha accolto con un grande applauso la proposta, e sarà chiamata a esprimersi su essa.
«Pensiamo che i livelli di precarietà che ha raggiunto questo paese – ha detto il segretario della Cgil, Maurizio Landini – siano sotto gli occhi di tutti, nel 2023 su 7 milioni circa di rapporti di lavoro attivati l’85% riguarda contratti a termine, lavoro a chiamata. Il 90% dei morti sul lavoro avviene in subappalto e sono spesso lavori precari. Superare la precarietà è un punto di fondo, e per fare questo bisogna cambiare le leggi.
Le leggi non possiamo cambiarle noi ma il Parlamento, e siccome non le stanno cambiando, anzi, anche questo governo le ha peggiorate, pensiamo che il sindacato debba utilizzare tutti i mezzi a disposizione, dalla contrattazione alla presentazione di legge ma anche arrivare a un referendum abrogativo».
Sia per lo sciopero dell’11 aprile, sia per quello in programma il 20 dello stesso mese, si attende il via libera ufficiale dall’assemblea nazionale dei delegati e rappresentanti per la sicurezza, che si riuniranno venerdì 22 marzo alla Leopolda a Firenze. Le modalità dello stop saranno poi definite dalle singole categorie.
Intanto la Commissione di garanzia sugli scioperi ha invitato Cgil e Uil ad escludere dallo sciopero nazionale per i settori privati dell’11 aprile il trasporto aereo, il personale di cooperative sociali, società e associazioni dei settori socio-sanitari-assistenziali-educativi e di alcune aziende di trasporto pubblico locale. Nella delibera pubblicata sul sito, il Garante motiva la decisione con il mancato rispetto della rarefazione oggettiva, per cui deve essere rispettato un intervallo minimo di 10 giorni tra gli scioperi già proclamati nello stesso settore.
Una delle categorie più interessate dalla protesta dell’11 aprile, sono gli edili, recentemente di nuovo al centro della cronaca per i tanti incidenti sul lavoro, hanno intenzione di raddoppiare lo sciopero di 4 ore, estendendolo per l’intero turno.
Tra i motivi al centro della mobilitazione c’è la patente a punti, introdotta nel decreto Pnrr e in partenza dal prossimo 1 ottobre per provare ad arginare l’alta mortalità del lavoro nell’edilizia, ma osteggiata da tutto il settore.
Sullo strumento, venerdì scorso è partito il confronto tecnico al ministero del Lavoro con le parti sociali convocato dalla ministra Marina Calderone e un nuovo incontro è previsto per martedì 26 marzo, con l’obiettivo, come sottolineato dal dicastero, di proseguire il dialogo. Anche se per i sindacati del comparto edilizio di Cgil e Uil il tavolo è rimasto al momento senza risposte e non fa che rafforzare le ragioni dello sciopero.