
Per fare un confronto, nei 16 anni in cui l’ex cancelliera Angela Merkel è stata al governo in Germania, la soglia dei sei miliardi di euro è stata superata soltanto in cinque occasioni
Il governo federale ha approvato nel 2022 esportazioni di armi per 8,35 miliardi di euro. Come riferisce il quotidiano Handelsblatt, tale valore è il più alto nella storia della Germania dopo il massimo storico raggiunto nello scorso anno con 9,35 miliardi di euro.
Secondo quanto comunicato dal ministero dell’Economia e della Protezione del clima tedesco, oltre il 25 per cento delle armi e dell’equipaggiamento militare esportati tra il primo gennaio e il 22 dicembre scorso è stato destinato all’Ucraina, impegnata a respingere l’invasione russa.
In particolare, le forniture di armamenti tedeschi per il Paese aggredito hanno raggiunto un valore di 2,24 miliardi di euro. Allo stesso tempo, sono state autorizzate esportazioni di armi e materiali per oltre sei miliardi di euro. Per fare un confronto, nei 16 anni in cui l’ex cancelliera Angela Merkel è stata al governo in Germania, la soglia dei sei miliardi di euro è stata superata soltanto in cinque occasioni.
Secondo il ministero dell’Economia e della Protezione del clima, il risultato del 2022 “può ancora aumentare”.
Nella classifica dei mercati di destinazione, all’Ucraina fanno seguito Paesi Bassi (1,83 miliardi di euro), Stati Uniti (863,7 milioni di euro), Regno Unito (453 milioni di euro) e Ungheria (249,2 milioni di euro). Australia (196,1 milioni di euro), Singapore (175,1 milioni di euro) e Corea del Sud (166,5) sono tra i primi dieci Paesi che non appartengono all’Ue o alla Nato ad aver acquistato armi e materiali di fabbricazione tedesca.
Per gli Stati che non sono parte di queste due organizzazioni, il valore è di 3,23 miliardi di euro, di cui oltre due terzi per l’Ucraina.
Sul totale, la quota delle esportazioni verso Paesi terzi è scesa dal 63,6 al 38,7 per cento su base annua.