
Le sue condizioni si erano aggravate negli ultimi giorni, lascia dietro di sé un pontificato di luci ma anche tante ombre
È morto il Papa Emerito Joseph Aloisius Ratzinger, Benedetto XVI. Aveva compiuto 95 anni lo scorso 16 aprile e le sue condizioni di salute si erano aggravate nelle ultime settimane.
Ratzinger viveva dal 2013 nel Monastero all’interno dei Giardini Vaticani ed era assistito dalle Memores Domini, consacrate laiche di Comunione e Liberazione, e dal segretario personale, monsignor Georg Gänswein, che negli anni ha sempre raccontato di una vita trascorsa tra preghiera, musica, studio e lettura.
Figlio di un poliziotto e di una cuoca, nacque a Marktl am Inn, il 16 aprile 1927, la vigilia di Pasqua. Ratzinger, noto per le sue “dimissioni”, è stato l’ottavo pontefice a rinunciare al ministero petrino, se si considerano i casi di Clemente I, Ponziano, Silverio, Benedetto IX, Gregorio VI, Celestino V e Gregorio XII, di cui si hanno fonti storiche certe o molto attendibili.
Conosciuto come tra i maggiori esperti di teologia, il suo pontificato si è incentrato sui temi della povertà e dell’Africa, dei giovani, dell’ecumenismo e dell’annuncio della fede al mondo secolarizzato. È stato tuttavia anche al centro di un pesante scandalo per aver coperto, durante il proprio mandato di arcivescovo, alcuni casi di pedofilia all’interno della curia di Monaco. Un fatto di cui si disse profondamente pentito, dichiarando: «ancora una volta posso solo esprimere nei confronti di tutte le vittime di abusi sessuali la mia profonda vergogna, il mio grande dolore e la mia sincera domanda di perdono».