
La legge di Bilancio proroga la possibilità di chiedere un pensionamento anticipato, modificando i criteri anagrafici
Anche se con limiti molto più stringenti rispetti al passato, anche nel 2023 sarà possibile usufruire di Opzione Donna, prorogata nella legge di Bilancio al netto di non poche polemiche. Il Governo ha infatti deciso di collegare il requisito anagrafico con il numero di figli per accedere al pensionamento anticipato. Riassumiamo le principali novità.
Dal primo gennaio 2023 per accedere a Opzione Donna sarà necessario aver compiuto 58 anni, e non più 60, fermo restando l’anzianità contributiva che dev’essere pari a 35 anni maturati entro e non oltre il 31 dicembre 2022.
L’anticipamento pensionistico dipenderà poi dal numero di figli: le madri con un solo figlio potranno anticipare la richiesta della pensione di un anno, mentre in presenza di due o più figli la richiesta potrà salire a due anni di anticipo.
Ricordiamo comunque che possono accedere a Opzione Donna categorie di lavoratrici quali licenziate o dipendenti di aziende per le quali si è aperto un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale, lavoratrici con percentuale di invalidità pari o superiore al 74% o caregiver da almeno 6 mesi.