
Il dato rispecchia le previsioni degli analisti e conferma un cauto ottimismo. Lieve crescita a 48,5 punti per l’Italia
La produzione europea saluta cautamente il nuovo anno: in linea con le previsioni degli analisti, il primo Pmi manifatturiero dell’Unione Europea si attesta a 47,8 punti, dato invariato rispetto all’ultima rilevazione.
Mentre il Pmi manifatturiero della Cina si è presentato in calo per il terzo mese consecutivo, i dati europei consentono un pur sempre cauto ottimismo, con le previsioni ottimistiche sulla produzione futura che per la prima volta da agosto hanno superato quelle pessimistiche, suggerendo un “notevole miglioramento” come ha confermato lo chief business economist di S&P Global Market Intelligence Chris Williamson.
Previsioni ottimistiche che comunque, avverte Williamson, “sono smorzate dall’attuale debolezza della domanda, con l’afflusso dei nuovi ordini che continua a crollare ad un tasso di gran lunga superiore a quello di riduzione della produzione da parte delle aziende, suggerendo che i manifatturieri dovranno ancora una volta tagliare notevolmente la produzione nei prossimi mesi a meno che non ci sia una ripresa a breve termine della domanda. Con l’aggravarsi dello scenario economico globale e il nuovo aumento dei tassi di interesse dell’Eurozona a dicembre, i rischi riguardanti la previsione della domanda rimangono al ribasso“.
Andando a scorporare il dato europeo a livello nazionale, ritroviamo l’Italia stabile anche se pur sempre in contrazione economica: l’indice pmi tricolore relativamente al manifatturiero di gennaio si attesta infatti sui 48,5 unti, in leggera crescita rispetto al 48,4 di dicembre. Lo conferma anche l’economista di S&P Market Intelligence Lewis Cooper secondo cui “i dati hanno evidenziato una riduzione delle scorte sia di acquisti che di prodotti finiti per la prima volta da maggio, evidenziando gli sforzi in atto da parte delle imprese per ottimizzare le scorte in un contesto di debolezza economica in un contesto di debolezza economica“.
Per quanto riguarda le altre economie europee, la Germania si presenta invece al di sotto della lettura preliminare a 47,4, attestandosi a 47,1 punti. Il dato è comunque positivo rispetto ai 46,2 punti di novembre.
Meglio in Francia che pur rimanendo al di sotto della soglia di contrazione economica registra un indice Pmi manifatturiero di 49,2 punti, in rialzo dai 48,3 di novembre e dei 48,9 del dato preliminare.