
Il Tribunale Ue ha stabilito che “il viaggiatore ha diritto ad una riduzione del prezzo del proprio pacchetto turistico”
La Corte dell’Unione europea ha stabilito che i viaggiatori i cui pacchetti turistici sono stati rovinati dall’imposizione di restrizioni per combattere la pandemia di Covid-19 possono avere diritto ad almeno un rimborso parziale.
La Corte è intervenuta dopo che un tribunale tedesco aveva chiesto il suo parere. Il tribunale di Monaco sta esaminando il caso di due persone che hanno acquistato un pacchetto vacanza di due settimane sull’isola spagnola di Gran Canaria a partire dal 13 marzo 2020, proprio mentre la pandemia colpiva l’Europa.
Chiedono una riduzione del prezzo del 70% a causa delle restrizioni che sono state imposte lì due giorni dopo e del loro ritorno anticipato. Il tour operator ha rifiutato la riduzione richiesta sulla base del fatto che non poteva essere ritenuto responsabile per un “rischio di vita generale”.
Il Tribunale Ue ha stabilito che “il viaggiatore ha diritto ad una riduzione del prezzo del proprio pacchetto turistico qualora il difetto di conformità dei servizi turistici inclusi nel pacchetto sia dovuto a restrizioni che sono state imposte nel luogo di destinazione del viaggio per contrastare il diffusione di una malattia infettiva, come il Covid-19″.
Ha inoltre affermato che non importa se restrizioni simili sono imposte nel luogo di residenza del viaggiatore o in altri paesi.
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