
Il 2022 è quindi il terzo anno complicato per l’industria, dopo un 2020 segnato dalla pandemia e un 2021 caratterizzato dalla carenza di chip elettronici
Il mercato europeo delle auto nuove nel 2022 è tornato ai livelli del 1993, paralizzato dai problemi logistici legati al conflitto russo-ucraino. Lo rende noto l’associazione delle case automobilistiche, Acea.
Nonostante un leggero miglioramento delle vendite da agosto, il mercato è sceso del 4,6% su base annua, con 9,3 milioni di veicoli venduti.
Sempre nel 2022 sono state immatricolate nell’Europa Occidentale (Ue+Efta+Uk) 11.286.939 auto, con un calo del 4,1% rispetto al 2021.
Nel solo mese di dicembre le immatricolazioni sono state 1.091.119, +14,8% sullo stesso mese dell’anno precedente. Si tratta di una cifra quasi pari a quella del 1993, un anno nero per il settore con 9,2 milioni di veicoli venduti.
Il 2022 è quindi il terzo anno complicato per l’industria, dopo un 2020 segnato dalla chiusura di fabbriche e dalle restrizioni sanitarie, e un 2021 caratterizzato dalla carenza di chip elettronici, essenziali per l’assemblaggio delle auto, e da problemi logistici, che hanno smorzato le speranze di una ripresa duratura.
Nel 2022, tra i principali mercati, solo la Germania è rimasta stabile (+1,1%), con un dicembre forte.
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