
Il presidente uscente della Juventus ha auspicato che la Corte europea prenda posizione sul calcio professionistico di alto livello
«Il mio auspicio è che la Corte di giustizia europea, chiamata ad esprimersi sul monopolio della Uefa, riconosca lo sport professionistico ad alto livello come una industria». Lo ha sottolineato il presidente uscente della Juventus, Andrea Agnelli, nel corso dell’assemblea del club a Torino.
«Mi auspico che la sentenza apra la strada a una gestione diversa dello sport». Agnelli ha ricordato il periodo in cui è stata lanciata la Superlega, fermata dalla Uefa. «A mio giudizio – ha detto – non c’è una risposta da parte dei nostri regolatori che non colgono la differenza tra un gioco e un’industria», ha aggiunto Agnelli per il quale le analisi dell’epoca «rimangono valide ancora oggi» per «la creazione di un ecosistema per la crescita del calcio europeo che aumentasse la stabilità» di un comparto che in Europa fattura «55 miliardi e occupa 700mila persone», ha aggiunto.
«Ci tengo a ringraziare Real Madrid e Barcellona che, insieme alla Juventus, hanno avuto il coraggio di andare incontro alle minacce e le sanzioni della Uefa nella primavera del 2021» per «pensare a futuro migliore» per il calcio professionistico.