La riduzione dell’aumento dell’indice su base annua è dovuto prevalentemente all’andamento del prezzo dell’energia
A dicembre l’indice dei prezzi industriali (Ipri) della Spagna ha registrato un aumento del 14,7% su base annua, in rallentamento rispetto al +20,5% rilevato a novembre. Lo riferisce l’Ine, l’istituto spagnolo di statistica. Su base mensile l’indice ha visto una flessione dell’1,7%, dopo essere diminuito del 2,4% nel mese precedente.
La riduzione dell’aumento dell’indice su base annua è dovuto prevalentemente all’andamento del prezzo dell’energia, che con un tasso del 22,8%, è diminuito di quasi 15 punti al di sotto di quello di novembre, causato dalla diminuzione dei prezzi della produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica.
In calo anche i prezzi dei beni intermedi, che hanno diminuito la loro variazione di oltre due punti e mezzo, passando al 10,6%. Questo comportamento è dovuto al fatto che i prezzi della fabbricazione di prodotti chimici di base, composti azotati, fertilizzanti, materie plastiche e gomma sintetica in forme primarie e della fabbricazione di prodotti di base del ferro, dell’acciaio e delle ferroleghe, scendono questo mese mentre erano aumentati nello stesso mese del 2021.
Tra i settori industriali con un’influenza positiva, invece, sono in aumento i beni di consumo non durevoli, la cui variazione si attesta al 14,6%, un decimo al di sopra di quella del mese precedente, conseguenza dell’aumento dei prezzi della fabbricazione di oli e grassi vegetali e animali, superiore a quello di dicembre 2021.
LEGGI ANCHE Spagna, inflazione cala al 5,7%. Ma alimentari al +16%