
I buoni dati macro americani “gasano” i mercati, che si sentono meno spaventati dalle prossime mosse delle banche centrali
Chiusura in progresso per le Borse europee, con Milano a registrare la performance migliore. L’indice Ftse Mib termina gli scambi a 26.217 punti (+1,32%), seguito da Parigi (+0,74%) e Francoforte (+0,36%). Positiva, ma meno tonica Londra, che chiude in rialzo dello 0,22%.
I buoni dati Usa – con il Pil e i sussidi migliori delle attese accompagnati da una inflazione Pce in rallentamento – hanno mantenuto l’ottimismo sul mercato azionario e spinto gli indici europei ad aggiornare i massimi da un anno prima della settimana chiave delle banche centrali in cui Fed, Bce e BoE sono attese agire sui tassi di interesse.
Sul fronte delle trimestrali ha influito positivamente anche Tesla con il +10% a Wall Street seguito dai conti sopra le attese.
Sul mercato valutario, l’euro nel pomeriggio si è progressivamente allontanato da quota 1,09 dollari (1,0866 da 1,088) dopo i dati americani. Euro/yen a 141,75 (141,35 ieri), dollaro/yen a 130,5 (129,75).
Prezzi del gas ancora in contrazione a 54,7 euro al megawattora (-3,5%). Petrolio in rialzo di oltre un punto percentuale: il Wti marzo è scambiato a 81,3 dollari al barile, il Brent marzo a 87,3 dollari al barile.
A Milano l’exploit è stato di StMicroelectronics (+8,2%), grazie ai risultati trimestrali con profitti per 1,25 miliardi di dollari. In evidenza Finecobank (+2,5%) nel risparmio gestito e molti titoli bancari a cominciare da Unicredit (+2,78%). Ai massimi da oltre sei anni Banco Bpm (+2%)che riaggancia quota 4 euro ed è in rialzo di quasi il 20% da inizio anno. Giù Davide Campari (-2,8%) complice la delusione del big degli alcolici Diageo. Vendite su utility ed energia.