
Musk, aka Mr. Twitter, continua a rimanere protagonista della scena globale, nel bene e nel male. Ma sempre con la battuta pronta
Altra bega legale per Twitter: l’azienda è stata citata in giudizio dai proprietari delle sedi di Londra e San Francisco per non aver pagato l’affitto dei suoi uffici. Si presume che il mancato pagamento dell’affitto faccia parte delle strategie di riduzione dei costi implementate dopo che Elon Musk ha rilevato il gigante dei social media.
La Crown Estate di Londra, che gestisce le proprietà appartenenti al re Carlo III, ha presentato un reclamo alla High Court di Londra la scorsa settimana. Il presunto affitto non pagato riguarda uno spazio ufficio vicino a Piccadilly Circus.
Anche il proprietario della sede centrale di Twitter a San Francisco ha intentato una causa dopo che la società non è riuscita a pagare l’ultimo canone mensile di 3,4 milioni di dollari per gennaio.
Nel frattempo, il vulcanico multimiliardario è stato protagonista dell’ennesimo divertente “siparietto” durante il processo intentato dagli azionisti di Tesla che lo hanno accusato di aver commesso una frode sui titoli tramite un tweet in cui affermava che avrebbe privatizzato Tesla.
Elon Musk mercoledì ha cambiato il suo nome utente su Twitter in Mr. Tweet lasciando perplessi milioni di suoi follower.
Secondo quanto riferito, il cambio è stato perchè Musk era stato chiamato Mr. Tweet in uno dei procedimenti legali. L’avvocato, Nicholas Porritt, ha definito la gaffe un “lapsus freudiano”, ma Musk ha scherzato dicendo che era “probabilmente una descrizione accurata”.
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