
Diffusi anche i dati sul lavoro: il numero di disoccupati si è attestato a 1,30 milioni, in leggero calo rispetto a novembre 2022 (-10.900 persone)
I prezzi all’importazione in Germania sono aumentati del 12,6% su base annua a dicembre, in calo rispetto al 14,5% del mese precedente ma meglio del consenso di mercato al 12%.
È stato l’aumento dei prezzi più basso da maggio 2021, con il costo dell’energia importata aumentato del 34,1%, principalmente gas naturale (45,5%), carbone (46,0%), prodotti petroliferi (28,4) ed elettricità (11,6%).
Escludendo i prezzi dell’energia, i prezzi delle importazioni sono aumentati dell’8,2%. Nel dettaglio, carta e cartone (35,0%), legno e cellulosa (25,9%) e alluminio e semilavorati (14,7%).
Nel frattempo, i prezzi dei beni di consumo importati sono aumentati dell’11%, principalmente cibo (21,7%) e i beni di capitale importati sono stati del 6,5% più costosi rispetto all’anno precedente, principalmente macchine (7,6%) e autoveicoli (7,1%).
Su base mensile, i prezzi all’importazione sono diminuiti drasticamente dell’1,6% a dicembre, rispetto alle previsioni di un calo del 2,6%.
Inoltre, nel 2022, le vendite al dettaglio in Germania hanno mostrato un calo dello 0,6% in termini reali e un rialzo del 7,8% in termini nominali. Lo riporta l’ufficio di statistica tedesco Destatis.
Nel dettaglio, nella prima metà dello scorso anno, le vendite al dettaglio sono cresciute del 3,1% rispetto alla prima metà del 2021, mentre sono risultate in forte calo (-4,1%) nella seconda metà del 2022.
Secondo l’ufficio di statistica, il ribasso è dovuto al marcato aumento dei prezzi dei beni al consumo alimentari ed energetici. A dicembre scorso, le vendite al dettaglio sono scese del 5,3% su base annua.
Infine, a dicembre 2022, circa 45,7 milioni di tedeschi avevano un’occupazione, ovvero un +1,0% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Secondo i calcoli provvisori dell’Ufficio federale di statistica Destatis, il numero destagionalizzato di persone occupate è aumentato leggermente di 21.000 unità (0,0%) rispetto al mese precedente.
Nel novembre 2022, il numero destagionalizzato di persone occupate è aumentato di 33.000 unità (+0,1%) rispetto al mese precedente. Secondo i risultati dell’indagine sulle forze di lavoro, 1,22 milioni di persone erano disoccupate a dicembre 2022. Si tratta di un calo di 95.000 unità, pari al 7,2%, rispetto a dicembre 2021.
Il tasso di disoccupazione è stato del 2,8% (dicembre 2021: 3,0%). Depurato dagli effetti stagionali e irregolari dovuti, ad esempio, alle condizioni meteorologiche o agli scioperi, il numero di disoccupati si è attestato a 1,30 milioni, in leggero calo rispetto a novembre 2022 (-10.900 persone). Il tasso di disoccupazione corretto è sceso al 2,9% nel dicembre 2022 (novembre 2022: 3,0%).
I dati dell’indice dei prezzi al consumo di gennaio, in calendario per oggi alle 14, sono stati posticipati alla prossima settimana a causa di un problema tecnico di elaborazione dei dati. La pubblicazione dei dati preliminari dell’inflazione è stata riprogrammata per la settimana che inizia il 6 febbraio.
L’agenzia statistica dell’Unione europea Eurostat ha dichiarato che mercoledì riporterà i dati sull’indice dei prezzi al consumo per gennaio come previsto, nonostante il rilascio posticipato dei dati tedeschi. Una portavoce ha detto che verrà utilizzata una stima per il paese, ma questa non sarà né pubblicata né mostrata nel database.
(nella foto panoramica di Berlino all’alba)