
Scontati ulteriori rialzi del costo del denaro, l’attenzione sarà tutta puntata sulla narrativa delle dichiarazioni di Powell oggi e Lagarde domani
Nelle prime contrattazioni a Londra l’indice Ftse 100 sale dello 0,23% a 7.789,20 punti, a Francoforte il Dax lima uno 0,04% a 15.121,95 e a Parigi il Cac40 avanza dello 0,2% a 7,096,73 punti. A Piazza Affari l’indice Ftse Mib guadagna lo 0,45% a 26.719,97 punti.
Attenzione alta sui mercati azionari, nel giorno della Fed e alla vigilia della Bce. Se i mercati danno per scontati ulteriori rialzi del costo del denaro (la Fed dovrebbe annunciare stasera un aumento di 25 punti base), l’attenzione sarà tutta puntata sulla narrativa delle dichiarazioni di Powell stasera e di Lagarde domani, per capire quali saranno le prossime mosse e se ci sarà o meno una pausa nella politica monetaria restrittiva.
Proprio in ottica banche centrali, da monitorare la raffica di dati macro in arrivo. Ieri, dagli Usa, il dato sul costo del lavoro ha fatto scommettere molti investitori su un raffreddamento dell’inflazione, alimentando le aspettative per un atteggiamento più morbido della Fed.
Sul valutario, euro in rialzo sul dollaro a 1,087 mentre sul fronte dell’energia nel giorno della riunione dell’Opec e delle scorte Usa è poco mosso il Brent a 85,53 dollari. Gas a 57,5 euro al MWh (+0,2%).
A Piazza Affari ieri seduta da record per Unicredit che sarà anche oggi sotto la lente, dopo aver chiuso il miglior esercizio da un decennio e migliorato del 40% il payout.
Infine, per quanto riguarda le macro, oggi è la volta dei Pmi europei e dell’inflazione italiana ed europea di gennaio, dato chiave per la Bce. Dagli Usa arriva il rapporto Adp sull’occupazione nel settore privato che precede l’atteso dato sulla disoccupazione, e l’Ism manifatturiero.