
I vari investitori si sono impegnati a conservare i titoli per un periodo di almeno 8 anni. La holding Concordia deterrà circa il 55% del capitale
La banca d’affari Rothschild ha annunciato di voler aprire il proprio capitale a diversi grandi nomi del capitalismo francese, tra cui le famiglie Peugeot e Wertheimer, una settimana dopo l’annuncio del suo piano di delisting.
Tale accordo consentirebbe l’ingresso nel capitale, accanto alla holding della famiglia Rothschild, Concordia, di “nuovi soci” tra cui Peugeot Invest e Mousse Partners, veicolo di investimento della famiglia Wertheimer, proprietaria di Chanel, ma anche il rafforzamento degli attuali azionisti come il gruppo Dassault e l’industriale italiano Giammaria Giuliani, secondo un comunicato pubblicato a margine dei risultati annuali.
Anche altri investitori, come i membri della famiglia inglese Rothschild, tra cui Hannah Rothschild, faranno parte di questo nuovo patto azionario, denominato “Concert”.
“Peugeot Invest si è impegnata a investire insieme a Concordia e altri investitori di lungo periodo e potrebbe detenere, in caso di successo dell’offerta (finalizzato al ritiro del titolo dalla Borsa di Parigi, ndr), fino al 5,1% del capitale di Rothschild and Co”, ha confermato in un comunicato il veicolo di investimento della famiglia Peugeot, precisando che “sarà rappresentato all’interno del consiglio di sorveglianza”.
“Si tratta di investitori di lungo periodo, che condividono le stesse convinzioni sullo sviluppo di un gruppo come il nostro”, ha spiegato durante una presentazione alla stampa François Pérol, socio e co-presidente del comitato esecutivo della banca.
I vari investitori si sono impegnati a conservare i titoli per un periodo di almeno 8 anni. La holding Concordia deterrà al termine dell’operazione, prevista per la fine del semestre, circa il 55% del capitale, gli investitori a lungo termine circa il 35% e altri soci il 10%. La banca ha anche pubblicato un utile netto in calo del 21% nel 2022, rispetto al record del 2021, a 606 milioni di euro. Il fatturato è stato di quasi 3 miliardi di euro, in crescita dell’1%. Risultati “solidi”, per “un anno molto frenetico”, secondo Pérol.