
La crescita più alta riguarda i contratti a tempo indeterminato
Aumentano i contratti a tempo indeterminato nel settore privato. Le assunzioni attivate tra gennaio e novembre del 2022 sono state 7.562.000, con un aumento del 13% rispetto allo stesso periodo del 2021. Lo rende noto l’Inps precisando che invece le cessazioni sono state 6.824.000, in aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+19%) per tutte le tipologie contrattuali. Il saldo annualizzato, vale a dire la differenza tra i flussi di assunzioni e cessazioni negli ultimi 12 mesi, risulta a novembre pari a 432.000 posizioni di lavoro.
Crescono dunque le possibilità occupazionali, soprattutto quelle “stabili”. L’Inps fa notare infatti che guardando alle assunzioni le 1.302.000 con contratti a tempo indeterminato hanno registrato la crescita più accentuata (+21%); significativo risulta anche l’aumento delle diverse tipologie di contratti a termine, con 660.000 assunzioni per gli intermittenti (+18%), 331.000 per l’apprendistato (+13%), 3.320.000 per il tempo determinato (+12%), 945.000 per gli stagionali (+11%) e 1.003.000 per i somministrati (+6%).
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