
Secondo il sindacato inquilini si preclude la possibilità di efficientamento delle case popolari e dei condomini. Oltre alla perdita dei posti di lavoro
“Il governo cancella la possibilità di cedere il credito fiscale e di ottenere lo sconto in fattura non solo per il Superbonus 110%, ora già 90%, ma anche per tutti i bonus edilizi, energetici, antisismici e per quelli finalizzati alla rimozione delle barriere architettoniche, senza alcun confronto con le rappresentanze dei lavoratori e con i sindacati che tutelano gli inquilini”. Lo affermano, in una nota, Cgil nazionale e Sunia.
“È il colpo di grazia agli interventi di riqualificazione, efficientamento e messa in sicurezza che colpisce, oltre al sistema produttivo, con la sicura chiusura di imprese e perdita di migliaia di posti di lavoro, i contribuenti con bassi redditi i quali, privati di questi insostituibili strumenti di sostegno reale, non potranno utilizzare la detrazione pluriennale, perché incapienti rispetto all’entità dei lavori. Insomma, condomini e case popolari saranno di fatto esclusi, dopo i già restrittivi termini fissati in legge di Bilancio, da qualsiasi processo di riqualificazione del patrimonio”, concludono Cgil e Sunia.
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