
Il voto finale di Montecitorio sul provvedimento che introduce, tra l’altro, l’obbligo di esporre anche i prezzi medi di riferimento, è atteso nella mattinata di domani
L’Aula della Camera ha approvato con 174 sì e 107 no (tre gli astenuti) la questione di fiducia posta dal governo sul Dl con le misure urgenti per la trasparenza dei prezzi di carburanti.
Il voto finale di Montecitorio sul provvedimento che introduce, tra l’altro, l’obbligo di esporre anche i prezzi medi di riferimento, è atteso nella mattinata di domani, al termine dell’esame dei relativi ordini del giorno. Il testo passerà quindi all’esame del Senato (scade il 15 marzo).
Il Dl conferma, anche a seguito delle modifiche apportate dal governo nel corso della prima lettura, l’obbligo per i distributori su strade e autostrade di esporre i cartelloni con la media dei prezzi di riferimento accanto ai prezzi praticati.
La misura che ha suscitato le perplessità dell’Antitrust e le critiche, all’interno della stessa maggioranza, da parte di Forza Italia, dispone in particolare l’esposizione presso gli impianti di distribuzione sulla rete non autostradale, il prezzo medio regionale e, presso quelli autostradali, il prezzo medio nazionale praticato sulla rete.
Tali valori sono calcolati dal ministero delle Imprese sulla base delle comunicazioni ricevute da tutti gli esercenti. Viene inoltre prevista una “app” per la consultazione dei prezzi da realizzare con un investimento pubblico dia 500 mila euro per il 2023 e 100 mila euro l’anno prossimo 2024 (mentre non ha avuto fortuna la proposta di ricorrere, in alternativa, a un ‘Qr code’).
Il capitolo sanzioni, corretto al ribasso dall’esecutivo, stabilisce multe comprese tra i 200 e i 2mila euro per la violazione degli obblighi di esposizione o aggiornamento settimanale dei prezzi e una griglia di giornate si sospensione dell’attività.
Con il provvedimento arrivano anche il rafforzamento dei poteri del Garante per la sorveglianza dei prezzi (il cosiddetto “Mister Prezzi”), chiarimenti fiscali sui bonus benzina e sulla emanazione dei decreti-accise e il rinnovo per il 2023 del bonus trasporti per le persone fisiche (ma con una ‘stretta’ al reddito annuale richiesto per ottenerlo, che scende dai 35mila del 2021 ai 20mila del 2020).
Il Garante per la sorveglianza dei prezzi viene chiamato, in particolare, a redigere una relazione trimestrale sui prezzi per verificare e prevenire comportamenti scorretti e disporrà la convocazione della Commissione di allerta rapida di sorveglianza dei prezzi, istituita dal Dl stesso (500 mila euro l’anno dal 2023 al 2025 sosterranno gli sforzi di adeguamento specialistico alle nuove competenze).