
Secondo Il Sole 24 Ore servono 400 milioni per evitare la liquidazione. Intesa, Generali e Unipol tra i papabili salvatori
L’azionista di controllo Cinven sarebbe pronto ad offrire 100 milioni di euro a fondo perduto per il salvataggio di Eurovita. Come sottolinea Il Sole 24 Ore, Ivass, autorità amministrativa indipendente che vigila sul mercato assicurativo italiano, ha chiesto il blocco dei riscatti per la società, a causa di un serio pericolo di depauperamento del patrimonio. Tutto questo dopo che la compagnia assicurativa si è ritrovata in seria difficioltà per la pandemia, la guerra e la crisi borsistica, il rialzo dei tassi e dell’inflazione.
L’intervento potrebbe però servire a poco. Sempre secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, al fine di ripristinare il Solvency II di Eurovita ad un livello di accettabile sarebbe necessario un intervento che si aggirerebbe sui 400 milioni e allo stato attuale non sono presenti altre proposte sul tavolo.
Tuttavia il settore assicurativo potrebbe voler scongiurare la liquidazione della compagnia al fine di evitare un rischio reputazionale sulla solidità del settore. Per questo motivo non è escluso un intervento da parte degli operatori assicurativi italiani, da soli o in gruppo. Tra i nomi citati si è fatto riferimento a Intesa Sanpaolo Vita, Generali e Unipol.