
L’EBITDA di Eni Sustainable Mobility si porta a 1,5 miliardi di euro entro il 2026
Dopo aver raggiunto l’obiettivo di oltre 600 milioni di euro l’EBITDA di Plenitude triplicherà a 1,8 miliardi di euro nel 2026. Con l’espansione della sua offerta di prodotti e servizi decarbonizzati, si prevede che la crescita della società di Eni, che integra rinnovabili, soluzioni energetiche per i clienti e una rete capillare di ricarica per veicoli elettrici (EV), continuerà a essere significativa, supportata da oltre 11 GW di progetti e opportunità.
Plenitude prevede di realizzare oltre 7 GW di capacità installata entro la fine del 2026 e più che raddoppiare la sua rete di punti di ricarica per veicoli elettrici, portandola a 30.000 unità entro la fine del Piano.
E sulla possibile quotazione in Borsa interviene Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, che non ha chiuso la porta, anzi. «Possiamo fare un’IPO, che è ancora una possibilità che dipende dai mercati, e possiamo anche cercare dei partner, o avere entrambe le cose – ha spiegato. – Il vero obiettivo è estrarre valore».
Eni Sustainable Mobility, società costituita da Eni all’inizio di quest’anno e che combina la bioraffinazione, il bio-metano e la vendita di prodotti per la mobilità, prevede invece di raggiungere un EBITDA pari a 1,5 miliardi di euro entro il 2026, con una crescita media annua del 20% rispetto al 2023.
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