
In vista dell’approvazione dell'”On line news Act”, Google ha chiuso “sperimentalmente” l’accesso alle notizie. Per il presidente è stato un “terribile errore”
Il primo ministro canadese Justin Trudeau ha dichiarato venerdì che è stato un “terribile errore” per Google bloccare i contenuti delle notizie in reazione a un disegno di legge del governo che costringerebbe il gigante della tecnologia a pagare gli editori in Canada per i contenuti delle notizie.
Google ha detto questa settimana che stava testando il blocco dell’accesso alle notizie di alcuni utenti canadesi come potenziale risposta all'”Online News Act” del governo Trudeau, che dovrebbe essere convertito in legge.
Trudeau, parlando con i giornalisti a Toronto, ha detto che il blocco delle notizie in Canada era un problema che lo “infastidiva”.
“Mi sorprende davvero che Google abbia deciso di impedire ai canadesi di accedere alle notizie piuttosto che pagare effettivamente i giornalisti per il lavoro che svolgono”, ha affermato.“Penso che sia un terribile errore e so che i canadesi si aspettano che i giornalisti siano ben pagati per il lavoro che fanno”.
Google non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento.
L'”Online News Act”, che il governo liberale di Trudeau ha introdotto lo scorso anno, ha creato regole per piattaforme come Facebook e Google per negoziare accordi commerciali e pagare gli editori di notizie.
Anche Facebook ha sollevato preoccupazioni sulla legislazione e ha avvertito che potrebbe essere costretto a bloccare la condivisione di notizie sulla sua piattaforma.
La legislazione è stata approvata dalla Camera dei Comuni canadese a dicembre ed è attualmente nella camera alta del parlamento (non eletta), che raramente blocca la legislazione approvata dalla camera bassa.
Le regole mirano ad aiutare l’industria dell’informazione canadese, che ha chiesto la regolamentazione delle aziende tecnologiche, citando crescenti perdite finanziarie, mentre Facebook e Google guadagnano costantemente una quota di mercato maggiore delle entrate pubblicitarie online.
La proposta di Ottawa è simile a una legge rivoluzionaria approvata dall’Australia nel 2021, che ha anche innescato minacce da parte di Google e Facebook per limitare i loro servizi. Entrambi alla fine hanno stretto accordi con società di media australiane dopo che sono state offerte una serie di emendamenti alla legislazione.