Secondo la società di consulenza Wüest Partner, già nel 2022 sono stati costruiti circa 8.700 appartamenti in meno del necessario e quest’anno si registrerà un deficit di oltre 10.000 appartamenti
Fra tre anni in Svizzera mancheranno 51.000 appartamenti. È quanto emerge dai calcoli realizzati dalla società di consulenza Wüest Partner per conto della Nzz am Sonntag, che in un articolo pubblicato oggi sottolinea come in poco tempo si è passati dal timore di una bolla immobiliare alla preoccupazione di una grave carenza dell’alloggio.
Secondo Wüest Partner, già nel 2022 sono stati costruiti circa 8.700 appartamenti in meno del necessario e quest’anno si registrerà addirittura un deficit di oltre 10.000 appartamenti, provocando un accumulo che porterà a una carenza di oltre 51.000 appartamenti nel giro di tre anni, ciò che equivale più o meno a quelli disponibili attualmente in una città come Lucerna.
Secondo la Nzz am Sonntag, lo stallo dell’edilizia residenziale è dovuto principalmente a motivi economici. La maggior parte dei fondi di pensione e degli altri attori del settore ha già investito grandi somme negli ultimi anni e con l’aumento dei tassi di interesse, l’attrattiva del mattone è diminuita rispetto ad altre opportunità di investimento come le obbligazioni, secondo Maciej Skoczek, economista e analista presso Ubs. Vi è inoltre incertezza sull’ulteriore sviluppo dei prezzi.
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