
La missione di Sunak a Parigi anticipa di due settimane l’attesa visita di Stato in Francia di Re Carlo III, prima missione estera da quando è divenuto sovrano nel settembre scorso
“Spezzare il cerchio delle gang criminali”: nel giorno del vertice a Parigi tra Francia e Gran Bretagna, il premier britannico Rishi Sunak punta i riflettori sul dossier immigrazione e cita la tragedia di Cutro per evocare la necessità di fare quadrato contro i trafficanti di uomini.
Quella dei flussi irregolari, ha dichiarato il titolare di Downing Street dopo anni di crisi a ripetizione tra Londra e Parigi, “è una sfida condivisa: il Regno Unito non è solo dinanzi a questa situazione. Credo che il numero di migranti irregolari attraverso l’Europa sia aumentato del 60% lo scorso anno. E abbiamo ancora recentemente assistito ad una tragedia al largo delle coste italiane. Per questo è cruciale spezzare il cerchio delle gang criminali”, ha avvertito in un’intervista pubblicata sul quotidiano Le Figaro.
Dalla Brexit alla pandemia, passando per la querelle sulla pesca o quella legata alle alleanze nella regione dell’Indo-pacifico (Aukus), i molteplici attriti tra Francia e Gran Bretagna hanno interrotto per anni i tradizionali summit bilaterali tra i due storici alleati. L’odierno vertice franco-britannico, il primo da cinque anni, ha avuto l’obiettivo di rilanciare una “cooperazione a tutto campo”, a cominciare da temi di interesse strategico come difesa, guerra in Ucraina e lotta all’immigrazione clandestina.
“È un momento in cui ci ritroviamo, un momento di riconnessione e di nuovo slancio” nei rapporti tra Parigi e Londra, ha detto Macron, più che mai determinato a riallacciare con Londra dopo il grande freddo con gli ex titolari di Downing Street, Boris Johnson e poi Liz Truss. “Questo incontro di oggi – gli ha fatto eco Sunak durante la conferenza stampa congiunta a Parigi – è il simbolo di un nuovo slancio, di un’intesa ritrovata”.
Poco prima, su Twitter, il britannico aveva pubblicato una foto di lui con Macron nel cortile dell’Eliseo, con la scritta: “Vicini. Grandi amici. Storici alleati. È bello essere a Parigi da Macron”. Sulle iniziative nel campo dell’immigrazione, l’ospite inglese ha ribadito di voler “spezzare il modello economico delle organizzazioni criminali” e rivolgendosi al leader di Parigi – che ha sempre chiamato soltanto per nome, “Emmanuel – ha detto in francese – merci, mon ami”.
I due hanno percorsi comparabili: quasi coetanei (Sunak, 42 anni, è appena tre anni più giovane di Macron), sono stati entrambi ministri delle Finanze ed ex banchieri d’affari.
Nella conferenza stampa conclusiva del vertice parigino, Macron e Sunak hanno annunciato un nuovo centro di detenzione per migranti clandestini nel nord della Francia, nell’ambito delle nuove iniziative per far fronte al fenomeno degli attraversamenti irregolari della Manica oltre che “un nuovo centro di comando che riunirà per la prima volta le nostre squadre e 500 nuovi agenti che pattuglieranno le spiagge francesi”.
Fra le altre iniziative, nuovi droni e tecnologie di sorveglianza “per aumentare i livello di intercettazione”. Più in generale, nel prossimo triennio, Londra aumenterà il suo contributo finanziario allo Stato francese per lottare contro i flussi irregolari: 141 milioni di euro nel 2023-24, 191 milioni di euro nel 2024-25 e 209 milioni di euro nel 2025-2026. Una formula che non piace alle Ong attive nella difesa dei migranti.
“La Francia non può rimanere complice delle politiche indegne del Regno Unito” sul dossier migratorio, ha denunciato l’associazione France Terre d’Asile, tornando a deplorare gli accordi bilaterali di Le Touquet (2003) che spostano di fatto il confine britannico in territorio francese. La missione di Sunak a Parigi anticipa di due settimane l’attesa visita di Stato in Francia di Re Carlo III, prima missione estera da quando è divenuto sovrano nel settembre scorso.
(foto ANSA)