Nel frattempo si è espresso il governo, con Urso che si è defilato con un “non è il momento di entrare in partita”
Si è tenuto oggi il comitato parti correlate di Tim sull’offerta di Cdp Equity e Macquarie per gli asset di rete, compresa Sparkle. Il comitato ha presto atto dell’offerta che è attesa al vaglio del consiglio di amministrazione del 15 per il vaglio e per avere eventuali chiarimenti sulla proposta.
Oggi, intanto, sul fronte del governo, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, riguardo alle due offerte concorrenti, di Kkr e di Cdp-Macquarie, ha commentato: “siamo in attesa delle decisioni di Tim e degli azionisti”. E a chi gli chiedeva se considerasse soddisfacenti le offerte, Urso ha precisato: “Non è il momento per entrare in questa partita”.
Sul versante sindacale, invece, la Fistel Cisl ha ribadito il suo “no” allo smembramento di Tim, aggiungendo che la soluzione passa per “l’integrità del gruppo a controllo pubblico”. Sul tema, il sindacato ha ricordato che il Governo “si è assunto la responsabilità della separazione della rete contro ogni tentativo del sindacato di revisione del piano, si caricherà, quindi, di tutte le responsabilità per il declino delle infrastrutture e delle ricadute sociali in assenza di una gestione equilibrata del riassetto di Tim. Riteniamo infatti la proposta dei fondi sia assolutamente inadeguata per la difesa di un asset strategico come Tim e per il mantenimento dell’occupazione”.
Il sindacato, in conclusione, ha sollecitato nuovamente un confronto “con la presidente del Consiglio dopo le diverse richieste di incontro”.
(foto IMAGOECONOMICA)