
Maggiori servizi e più città coperte
Didi torna in pista e progetta di espandersi quest’anno. In un comunicato online l’Uber cinese ha dichiarato che nel 2023 intende collaborare con i partner per lanciare prodotti e servizi più diversificati e al tempo stesso intende coprire più città con i suoi servizi.
La decisione arriva dopo aver constatato una “rapida ripresa dei viaggi e dei consumi” in tutta la Cina negli ultimi mesi dal momento che il Governo centrale ha eliminato la rigida politica “zero-Covid” che mirava a fermare la diffusione del coronavirus attraverso misure quali test di massa e lockdown. Da allora viaggiare dentro e fuori la Cina e all’interno del Paese è diventato molto più facile.
Didi prova così a lasciarsi alle spalle i momenti difficili trascorsi l’anno scorso ed anche nel 2022. A luglio la Cyberspace Administration of China ha accusato la società di raccogliere illegalmente i dati degli utenti e ha ordinato la rimozione della sua app dagli app store locali. Non le è stato permesso di iscrivere nuovi utenti. Non solo: quotata in borsa negli Stati Uniti nel giugno 2021, pochi giorni dopo la sua quotazione, le autorità di regolamentazione cinesi hanno avviato un’indagine sulla sicurezza informatica dell’azienda. E a marzo dello scorso anno è saltata anche l’Ipo ad Hong Kong.
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