
In aumento l’export verso un mercato che secondo le cifre di Ice e Confindustria è in piena evoluzione
Sempre più Africa nell’export italiano. A causa della pandemia ma anche della guerra russo-ucraina, il panorama e gli equilibri economici stanno lentamente cambiando. A dare una spinta ulteriore alla metamorfosi e all’incertezza, anche l’inflazione.
Anche per questi motivi, spesso, le aziende italiane decidono di puntare verso nuovi orizzonti che, in questo caso, sono rappresentati dall’Africa.
La conferma è nei numeri di Ice e Confindustria: nel 2021 le esportazioni italiane nel Continente più Vecchio del mondo hanno prodotto un fatturato complessivo pari a 18 miliardi di euro suddivisi tra
Nordafrica (con 12 miliardi di euro suddivisi tra i vari paesi, in primis l’Egitto con 3,8 miliardi), la fascia subsahariana (con 6,1 miliardi, in crescita dai precedenti 5 del 2020). A seguire, poi, la Repubblica Sudafricana (2,3 miliardi)
L’Africa, attualmente, può sfruttare, oltre ad un mercato dalle forti potenzialità inespresse, anche una popolazione di 1,3 miliardi persone che per metà non arrivano a 20 anni. Il mercato appare dinamico e il Pil in costante aumento.
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