Il commissario è intervenuto in un videomessaggio alla conferenza nazionale delle Camere di commercio che si è svolta a Firenze
“L’Italia ha dalla sua la straordinaria occasione del Pnrr. Molti degli obiettivi raggiunti fino a ora erano in un certo senso preparatori, necessari affinché gli investimenti e le riforme potessero partire. Ora bisogna accelerare. In questo, credo che le Camere di commercio possano offrire un contributo decisivo”.
Così il commissario europeo per gli affari economici Paolo Gentiloni in un videomessaggio alla conferenza nazionale delle Camere di commercio che si è svolta a Firenze.
“L’attuazione dei programmi del Pnrr dipendono tanto dagli attori pubblici quanto da quelli privati – ha aggiunto -. E’ necessario rafforzare quindi il raccordo tra il governo, le amministrazioni locali e il mondo delle imprese. Le Camere di commercio possono svolgere questo raccordo e offrire sostegno operativo”.
Per Gentiloni “soltanto pochi mesi fa l’economia italiana ed europea sembravano avviate verso la recessione strette dalla crisi energetica e da un’inflazione a doppia cifra. Oggi quel rischio si è attenuato, il pil nell’ultimo trimestre dell’anno ha subito solo una lieve contrazione dello 0.1%, l’inflazione intanto è calata di oltre due punti rispetto al picco dei mesi scorsi, con i prezzi dell’energia scesi a livello pre crisi. Nonostante una forte riduzione di oltre il 20% dei consumi di gas la produzione industriale ha retto e l’occupazione ha continuato a crescere, un +0,2% a gennaio secondo gli ultimi dati Istat, 460mila occupati in più rispetto al gennaio del 2022. Certo la situazione non è tutta rose e fiori, al contrario le nostre previsioni economiche d’inverno stimano per l’Italia una crescita dello 0.8% per quest’anno, e le ultime stime sono su valori simili, quindi una crescita molto ridotta”.
Per il commissario europeo “l’inflazione resta molto alta, ma il ricatto energetico di Putin ha fallito, la dipendenza dal gas russo si è ridotta e l’impennata dei prezzi dell’energia è ormai alle nostre spalle. Possiamo guardare avanti con un cauto ottimismo”.
Gentiloni si è poi detto convinto che “l’Europa può sostenere la sfida della crescita grazie a un quadro di regole e di finanza pubblica più ragionevole. Dieci giorni fa il consiglio Ecofin ha trovato una prima intesa sulla riforma del patto di stabilità. Tra questi percorsi di riduzione più graduale del debito, specifici per i Paesi legati all’impegno a realizzare riforme e investimenti nelle nostre priorità comuni, contiamo di presentare le nostre proposte di modifica legislativa del patto in tempi molto rapidi”.
(foto ANSA)