
Nel gruppo, ascolti in crescita per la La7, con il 3,85% sul totale del giorno e il 4,98% in prime time, rispettivamente +10% e +4% rispetto al 2021
Ricavi stabili con margini e risultato netto positivi ma in contrazione per Cairo Communication. Il gruppo ha chiuso il 2022 con ricavi lordi a 1,176 miliardi (uguali all’anno precedente) un ebitda di 147,1 milioni (dai 179,4 milioni) impattato da oneri non ricorrenti per 12,1 milioni (3,8 milioni nel 2021) e un ebit di 69,3 milioni (da 103,2 milioni).
L’ebitda ante oneri non ricorrenti è stato di 159,2 milioni (183,2 milioni nel 2021), “impattato da un incremento dei costi della carta e altri fattori produttivi di circa 34,9 milioni”. Il risultato netto è stato positivo per 32,1 milioni in contrazione dai 51 milioni del 2021 che però beneficiavano di 7,3 milioni relativi a una plusvalenza su un asset partecipativo. Al 31 dicembre l’indebitamento finanziario netto è di 15,2 milioni a fronte di una posizione finanziaria netta positiva per 37 milioni a fine 2021: l’incremento sconta la distribuzione di dividendi per 36,7 milioni a livello di gruppo e le uscite per 69,9 milioni legate al riacquisto dell’immobile di via Solferino e alla transazione con il fondo Blackstone.
All’assemblea verrà proposto un dividendo di 0,14 per azione.
Rcs è stato il “primo editore on-line in Italia con un dato aggregato di 31,4 milioni di utenti unici mensili medi” si legge in una nota in cui viene spiegato che il dato proveniente da Audioweb è “al netto delle duplicazioni”.
Nel 2022 Rcs ha conseguito “ricavi in crescita e confermato la forte marginalità della gestione corrente che ha continuato a generare flussi di cassa positivi”, spiega il Gruppo.
Il margine operativo lordo di Rcs è sceso da 155,3 a 134,2 milioni, con un impatto dei costi della carta e di altri fattori produttivi di circa 28 milioni. “Nel corso del 2022 – viene spiegato – sono proseguite le iniziative messe in atto per il mantenimento e lo sviluppo dei ricavi, potenziando l’offerta dei sistemi editoriali del gruppo Rcs, sviluppando le piattaforme digitali e arricchendo i sistemi editoriali verticali”.
Il Corriere della Sera è stato nel 2022 il “primo quotidiano italiano in edicola”, con una base clienti digitale totale attiva pari a circa 508 mila abbonamenti. In crescita anche la base clienti dei prodotti a pagamento della Gazzetta dello Sport con “circa 171 mila abbonamenti” e di El Mundo ed Expansion in Spagna, rispettivamente con 101 mila e 51 mila abbonamenti.
Inoltre, ascolti in crescita per la La7 nel 2022. La catena televisiva ha conseguito il 3,85% sul totale del giorno e il 4,98% in ‘prime time’, in crescita rispettivamente del 10% e 4% rispetto al 2021. La raccolta pubblicitaria sui canali La7 e La7d è scesa da 155 a 150 milioni. In particolare La7 è stata la sesta rete in ‘prime time’, la 4/a nella prima fascia mattutina tra le 7 e le 9 con una quota del 4,09% e la 5/a nella fascia successiva (9-12)con il 4,07%.
I risultati di ascolto dei programmi informativi e di approfondimento della rete sono stati pari al 7,6% per Otto e Mezzo, al 5,9% per il TgLa7 delle 20 da lunedì a venerdì, al 6,9% per diMartedì e al 6% per Piazzapulita. Seguono Propaganda Live con il 5,8%, L’Aria che tira con il 5,6%, Non è l’Arena con il 5,5%, In Onda con il 4,6%, Coffee Break con il 4,3%, Omnibus La7 con il 4%, Atlantide con il 3,9% e Tagadà con il 3,8%.
Nel 2022 La7 ha totalizzato in media oltre 14 ore al giorno di informazione e 11,5 ore di diretta. Sul fronte ‘digital’ gli utenti unici medi mensili sono cresciuti del 24% a 5,9 milioni e quelli giornalieri del 20% a 400 mila unità. Sui social la 7 ha totalizzato 6,5 milioni di follower a fine dicembre tra la rete e i programmi attivi su Facebook, Twitter, Instagram e Tik Tok.
(foto SHUTTERSTOCK)