
Nel 2019, il colosso arabo aveva accettato di creare un’impresa con due partner cinesi. Il Covid aveva poi rallentato l’operazione che adesso, però, ha registrato un importante passo avanti
La società saudita Aramco, la più grande compagnia energetica del mondo, ha firmato accordi con due partner cinesi per la costruzione di un complesso di raffinazione all’avanguardia nella regione nord-orientale della nazione asiatica.
L’accordo è stato siglato con North Huajin Chemical e Panjin Xincheng per avviare la costruzione della raffineria e del complesso petrolchimico nella provincia di Liaoning, ha dichiarato ieri Amin Nasser, presidente e amministratore delegato della società saudita, in occasione del China Development Forum a Pechino.
“Vediamo un’importante opportunità win-win per costruire un settore downstream integrato leader a livello mondiale in Cina, con particolare enfasi sulla conversione dei liquidi direttamente in prodotti chimici, come parte dei nostri più ampi piani di espansione del business liquid-to-chemicals”, ha detto Nasser.
Aramco vuole essere una fonte completa di energia e di prodotti chimici per la sicurezza energetica a lungo termine della Cina e per il suo sviluppo di alta qualità, ha aggiunto il dirigente.
Un primo accordo quadro per la raffineria di Liaoning era stato firmato durante la visita del re saudita Salman bin Abdulaziz a Pechino nel marzo 2017. Nel 2019, quando il principe ereditario Mohammed bin Salman si trovava a Pechino, Aramco aveva accettato di creare un’impresa con due partner cinesi. Il Covid aveva poi rallentato l’operazione che adesso però ha registrato un importante passo avanti.
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(foto SHUTTERSTOCK)