
Il timore della Commissione europea è ormai che l’Europa possa, magari senza accorgersene, contribuire al desiderio cinese di diventare «il paese più potente al mondo
Serve un cambio di passo nei rapporti tra Europa e Cina. In un discorso qui a Bruxelles la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha proposto oggi di rivedere, almeno in parte, le relazioni euro-cinesi, preannunciando strumenti che nel caso possano vietare investimenti europei nel paese.
Per anni l’Unione europea ha ritenuto la Cina al tempo stesso un partner, un concorrente e un rivale, a seconda del settore. Oggi l’ex ministra tedesca suggerisce ai Ventisette di cambiare le prospettive. «Il rapporto tra l’Ue e la Cina è uno dei più intricati e importanti al mondo. E il modo in cui lo gestiamo sarà determinante per la nostra futura prosperità economica e per la sicurezza nazionale – ha spiegato. – In meno di 50 anni la Cina è passata dalla povertà diffusa e dall’isolamento economico ad essere la seconda economia più grande del mondo, leader in molte tecnologie d’avanguardia. Dal 1978, la crescita della Cina è stata in media superiore al 9% all’anno e oltre 800 milioni di persone sono uscite dalla povertà. Questo è uno dei più grandi successi dell’ultimo mezzo secolo” di storia, sottolinea. Il raggio d’azione della Cina si estende a tutti i continenti e alle istituzioni globali, e le sue ambizioni sono maggiori. Attraverso la Belt and Road Initiative, è il più grande finanziatore dei Paesi in via di sviluppo. E il suo potere economico, industriale e militare” impedisce di ritenere che “la Cina stessa sia ancora un Paese in via di sviluppo».
Sul versante economico, secondo la presidente “le nostre relazioni sono sbilanciate e sempre più influenzate dalle distorsioni create dal sistema cinese di capitalismo di Stato“. Il timore della Commissione europea è ormai che l’Europa possa, magari senza accorgersene, contribuire al desiderio cinese di diventare il paese più potente al mondo. Il paese non promuove più apertura e riforme, ma sicurezza e controllo, spiega ancora la dirigente europea.In questo contesto la Cina è diventata un attore più pericoloso, meno affidabile di prima nelle relazioni internazionali, almeno agli occhi della Commissione europea.
Sul fronte diplomatico Bruxelles propone ai Ventisette di cavalcare i temi di interesse comune: il cambiamento climatico e la difesa della biodiversità.
La settimana prossima von der Leyen sarà in Cina insieme al presidente francese Emmanuel Macron.
FOTO: EPA/STEPHANIE LECOCQ