Nel 2020 circa 1/3 dei lavori era eseguito da macchine, nel 2025, invece, sarà la metà
Storicamente i vecchi lavori sono stati sempre rimpiazzati da nuove competenze, una tesi che, solitamente, tende a rassicurare che teme per l’avanzare delle nuove tecnologie. L’Intelligenza artificiale ne è il prossimo esempio.
La dimostrazione arriva anche da alcune cifre rese note dal World Economic Forum 2020 e secondo le quali tra il 2020 e il 2025 dovrebbero essere distrutti circa 85 milioni di posti di lavoro considerati obsoleti ma, allo stesso tempo, ne dovrebbero essere creati 97 milioni di nuovi. E ancora: se nel 2020 un terzo dei lavori era eseguito da macchine, nel 2025, quindi fra due anni, dovrebbero essere al metà.
Secondo Sam Grayling, ricercatore all’Economic Forum. «Il numero totale si mantiene o addirittura aumenta, dimostrando che ci sono numerose sacche di nuova occupazione in grado di sostituire quella che scompare».
Gli fa eco anche Stefano Scarpetta direttore dell’area Occupazione e affari sociali dell’Ocse, secondo cui «molti posti di lavoro cambieranno, ma non prevediamo un calo del numero di occupati».
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