Si spende di più mentre cala la domanda e il potere d’acquisto. L’impatto dell’aumento dei prezzi si avverte sulle spese delle famiglie
Secondo quanto rilevato dall’Ufficio Studi di Confcommercio in merito alle ultime pubblicazioni Istat sul commercio al dettaglio del mese di febbraio 2023 si nota un calo delle vendite al dettaglio del 5,8% su base annua.
«Il dato di febbraio è in linea con le attese. Si conferma il rallentamento della domanda delle famiglie, enfatizzato dalla revisione al ribasso della stima per gennaio. L’elevata inflazione, sebbene in riduzione, impone, attraverso l’erosione del potere d’acquisto del reddito e dei risparmi, una selezione degli acquisti e delle formule distributive. Ne risultano particolarmente colpiti i beni alimentari e i negozi di prossimità. Brillano, per distacco, i discount. Nel complesso, non modifichiamo l’outlook favorevole per i prossimi mesi riguardo al superamento dell’attuale moderata recessione, grazie alle esportazioni e al traino del comparto turistico, in un contesto di rientro delle tensioni sui prezzi al consumo».
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