
iBanFirst genera un volume di transazioni mensili pari a 1,4 miliardi di euro. In Italia il volume di transazioni tocca i 100 milioni
iBanFirst continua la sua crescita. Il fornitore globale di servizi finanziari, che offre alle PMI soluzioni su misura per la gestione di incassi e pagamenti internazionali, registra +72,7% in media ogni anno tra il 2018 e la fine del 2022 e annuncia una nuova brand identity per riflettere al meglio l’ambizione di essere il punto di riferimento per i pagamenti internazionali B2B di nuova generazione.
Presente in 10 Paesi europei, dopo l’ultima aggiunta del Regno Unito con l’acquisizione di Cornhill, e con oltre 350 dipendenti, iBanFirst punta infatti ora a diventare l’alternativa numero uno per tutte le aziende che effettuano pagamenti internazionali. La fintech genera un volume di transazioni mensili pari a 1,4 miliardi di euro ed è appena stato inserita dal Financial Times tra le aziende a più rapida crescita in Europa per il quarto anno consecutivo.
A distanza di quasi un anno dall’annuncio dell’ingresso sul mercato italiano, iBanFirst ha allargato il proprio business attirando oltre 100 nuovi clienti ed il volume delle transazioni è stato di oltre 100 milioni di euro. Nella sua dese milanese attualmente lavorano 15 specialisti. L’obiettivo è arrivare a quota 30 entro il 2024.
«Ormai anche in Italia il tema della digitalizzazione non ha più confini. Anche l’operatività delle nostre PMI verrà sempre più semplificata dall’ausilio del digitale che velocizza gli interi processi, abbattendo i costi fissi. Con iBanFirst siamo riusciti a intercettare questo trend nel mercato, annullando l’operatività spesso macchinosa della sala cambi e portando ai nostri clienti un vantaggio in termini di tempo e costi, operando in piena trasparenza», ha dichiarato Michele Sansone, Country Manager di iBanFirst in Italia.
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