
Nel primo trimestre dell’anno si registra anche un calo delle entrate sul fronte degli energetici
Secondo quanto annunciato dal Ministero delle Finanze russo una progressiva diminuzione delle entrate sul fronte degli energetici unito ad un aumento delle spese dettate dalla guerra in Ucraina sono alla base del deficit del bilancio federale russo arrivato a 2,4 trilioni di rubli nel primo trimestre dell’anno. Una situazione di contrasto rispetto ai quanto registrato nello stesso periodo dell’anno scorso quando, invece, i conti confermavano un surplus di 1,13 trilioni di rubli.
Parallelamente la spesa, invece, è aumentata del 34% a 8,1 trilioni di rubli. Ed è proprio grazie all’aumento della produzione militare che si è riusciti ad attenuare le conseguenze delle sanzioni arrivate dall’occidente e decise in seguito all’invasione dell’Ucraina. Le entrate hanno visto un taglio dagli energetici del 45% il che ha portato il saldo delle entrate statali complessive ad un calo del 20,8% nel trimestre rispetto al 2022.
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