
Sono diversi gli elementi che hanno portato a un nuovo forte rialzo del Bitcoin e con esso di molte criptovalute,
Crisi bancarie, ipotesi di una regolamentazione soft nel cruciale mercato degli Stati Uniti, ricoperture da parte di chi era andato “corto”.
Come riferisce Ansa, sono diversi gli elementi che hanno portato a un nuovo forte rialzo del Bitcoin e con esso di molte criptovalute, con la moneta digitale di riferimento che ha nuovamente superato quota 30mila euro ai massimi dal giugno scorso.
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Il Bitcoin segna così un aumento di oltre l’80% dall’inizio dell’anno e gli operatori si ricordano delle difficoltà di circa un mese fa, quando si trovava a quota 20mila dollari. Il rally arriva dopo un periodo difficile per le cripto, oggetto di scrutinio da parte dei regolatori statunitensi dopo che l’industria è stata messa sotto sopra dai fallimenti di Terra Luna, Ftx, Three Arrows Capital e dal collasso di due banche legate a questo mondo, Silvergate e Signature.
Ma il Bitcoin si è mosso per tutta la giornata su aumenti tra il 6 e il 7%, Bnb del 5% ed Ethereum di circa due punti percentuali. Ovviamente si è molto lontani dai massimi di oltre 67mila dollari della principale valuta digitale del novembre 2021, ma per la prima volta secondo diversi analisti c’è un elemento che lega le cripto ai mercati tradizionali.
Le valute digitali starebbero infatti anche godendo dell’ipotesi che le banche centrali e soprattutto la Fed possano allentare la stretta monetaria. Le cripto da una parte sono infatti considerate un investimento lungo e dall’altra su di loro pesano molto i costi di rifinanziamento, quindi un possibile futuro calo dei tassi di interesse le agevola.
Il Bitcoin in questo ultimo mese è stato visto anche come una sorta di nuovo ‘bene rifugio’ e non a caso la seduta sui mercati è stata positiva anche per l’oro, che ha tenuto la quota simbolica dei duemila dollari l’oncia.
Ovviamente alle scelte delle banche centrali guardano anche le Borse, che attendono l’inflazione statunitense e i verbali dell’ultima riunione della Federal reserve.
Spinta da diversi titoli industriali, Milano è stata la Borsa migliore in Europa con un rialzo superiore al punto percentuale, seguita da Parigi in aumento dello 0,8% e da Londra in crescita dello 0,5%. Leggermente positive anche Amsterdam e Francoforte in linea con la prima parte di Wall street, mentre Madrid ha segnato un calo dello 0,8% appesantita da Acciona che ha perso quattro punti percentuali.
Forte la tensione sui titoli di Stato, con il rendimento del Btp a 10 anni salito di 14 ‘basis point’ al 4,16%.
(foto SHUTTERSTOCK)