Sono i dati contenuti nel dossier dei servizio Studi di Senato e Camera sul Ddl di revisione degli incentivi alle imprese
“Nel 2021 le amministrazioni centrali e regionali hanno approvato 696.228 domande, sulla base delle quali sono stati concessi 25.142,9 milioni di agevolazioni, di cui 5.790,2 milioni effettivamente erogati. Nel complesso, gli investimenti attivati con il sostegno di tali incentivi sono stati pari a 314.309,31 milioni”.
Sono i dati contenuti nel dossier dei servizio Studi di Senato e Camera sul Ddl di revisione degli incentivi alle imprese, ripresi dalla Relazione annuale sugli interventi di sostegno alle attività economiche e produttive predisposta dal ministero delle Imprese.
“Nel 2021 – riportano i tecnici parlamentari – i dati evidenziano un rilevante incremento delle agevolazioni concesse e degli investimenti agevolati” come risposta alla crisi pandemica. Inoltre, “risulta significativamente aumentato il valore medio dell’agevolazione concessa, che passa da circa 11 mila euro per domanda approvata nel 2020 a più di 36 mila euro nel 2021”. Nello stesso tempo, “la straordinaria operatività sul fronte delle concessioni non si è tradotta in un analogo aumento delle erogazioni”.
Una “differenza – si rileva – legata principalmente a specifiche misure, in particolare gestite dalle amministrazioni centrali e riferite ai settori dell’energia e della tutela ambientale, per cui sono state concesse agevolazioni rilevanti (circa 15 miliardi) che non si sono tradotte in spese registrate nell’anno di riferimento”. Infatti, “dei 25.142,97 milioni concessi nel 2021 ne sono stati erogati il 23%”; al di sotto di questa media, oltre agli incentivi alle esportazioni (di cui è stato erogato il 21%), “si trovano le agevolazioni per energia ed efficienza energetica e quelle relative alla tutela dell’ambiente, per cui è stato erogato meno dell’1% dell’ammontare concesso”.
Per quanto riguarda gli altri settori, ci sono “le agevolazioni finalizzate a sostenere la cultura e la conservazione del patrimonio, per le quali è stato erogato nel corso del 2021 più di quanto è stato concesso (160%). Sono state inoltre erogate il 71% delle agevolazioni concesse per lo sviluppo produttivo e territoriale, il 66% di quelle per il sostegno delle Pmi, il 65% degli incentivi per la formazione, occupazione e lavoratori svantaggiati, il 52% di quelli finalizzati a sostenere ricerca, sviluppo e innovazione, circa il 51% degli aiuti relativi al contrasto alla crisi da Covid-19, il 44% degli incentivi relativi a calamità naturali e il 35% di quelli per il sostegno alle infrastrutture”.
Dalla relazione emerge inoltre “il dato relativo alla ripartizione delle agevolazioni fra amministrazioni centrali e regionali, per cui risulta che l’85% degli incentivi sono stati concessi dalle prime, mentre il dato si ribalta osservando le agevolazioni erogate: il 46% delle agevolazioni sono state infatti erogate dalle amministrazioni centrali (per circa 2,6 miliardi) mentre il 54% è stato erogato dalle amministrazioni regionali (per circa 3,1 miliardi)”. Infine, “con riferimento alla destinazione territoriale dei benefici, la maggior parte degli stessi è stata concessa ed erogata a imprese del Centro-Nord, con tre regioni destinatarie del 64% delle concessioni (Lombardia, Lazio e Piemonte)”.
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