
Recessione negli USA? Per l’ex segretario al Tesoro è probabile anche se non imminente
Si moltiplicano gli allarmi per una possibile recessione peraltro sempre più vicina. Dopo i timori sollevati dal FMI per una possibile recessione, anche un altro grande esponente del mondo della finanza lancia l’allarme. In un’intervista al Financial Times l’ex segretario al Tesoro degli Stati Uniti Henry Paulson si è unito al crescente coro di coloro che credono che una recessione negli Stati Uniti sia ora quasi inevitabile.
Stando alle sue parole, il panico visto sul settore bancario sia negli USA che in Europa (crollo di Silvergate Bank, Signature Bank e Silicon Valley Bank negli Stati Uniti, e in Europa la crisi di Credit Suisse poi rilevata da UBS) non sarebbe ancora finito.
«Ci sono cose che sappiamo e altre che non sappiamo. Tra le prime, sicuramente, sappiamo che chi gestisce una banca medio-piccola difficilmente è aperto al credito come lo era prima della tempesta appena passata. Per questo motivo credo che ci potrebbero essere conseguenze sulla concessione di finanziamenti. E quindi il pericolo di una recessione.» Recessione che, però, non si manifesterà molto presto. «Ci si concentrerà molto sull’Europa, dove le istituzioni finanziarie non sono così forti o ben capitalizzate come lo sono negli USA», ha aggiunto.
«C’è incertezza in arrivo. È stato un vero campanello d’allarme. La fiducia è stata scossa. I rischi ci sono ancora».
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