
La stima del saldo commerciale a febbraio 2023 è pari a +2.108 milioni di euro (era -1.475 milioni a febbraio 2022). Il deficit energetico (-5.811 milioni) si riduce rispetto a un anno prima (-6.864 milioni)
Segnali contrastanti arrivano dal commercio italiano. Nel mese di febbraio l’Istat stima una lieve crescita congiunturale per le esportazioni (+0,4%) e una flessione per le importazioni (-1,4%). L’aumento su base mensile dell’export è dovuto all’incremento delle vendite verso l’area extra Ue (+1,7%), mentre le esportazioni verso l’area Ue sono in diminuzione (-0,8%).
Sempre a febbraio l’export cresce su base annua del 10,8% in termini monetari, mentre è pressoché stazionario in volume (+0,1%). La crescita dell’export in valore è molto più sostenuta verso i mercati extra Ue (+17,2%) rispetto all’area Ue (+5,5%). L’import registra un incremento tendenziale del 3,1% in valore – sintesi di un aumento del 11,4% per l’area Ue e di una flessione per quella extra Ue (-6,5%) – e una riduzione del 2,5% in volume.
Tra i settori che contribuiscono maggiormente all’aumento tendenziale dell’export ci sono: articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+51,3%), macchinari e apparecchi n.c.a. (+12,7%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+12,4%) e coke e prodotti petroliferi raffinati (+29%).
Su base annua i paesi che forniscono i contributi maggiori all’incremento dell’export nazionale sono: Cina (con un aumento del +131,3%), Stati Uniti (+18,2%), Francia (+9,8%), Spagna (+12,9%) e Turchia (+26,2%). Le esportazioni verso Belgio (-3,0%) e Giappone (-7,5%) risultano in calo.
Nel trimestre dicembre 2022-febbraio 2023, rispetto al precedente, l’export cresce dell’1,1%, l’import diminuisce del 6,5%.
La stima del saldo commerciale a febbraio 2023 è pari a +2.108 milioni di euro (era -1.475 milioni a febbraio 2022). Il deficit energetico (-5.811 milioni) si riduce rispetto a un anno prima (-6.864 milioni).
FOTO: PIXABAY