
Gentiloni: “il bilanciamento delle misure del Pnrr tra grandi imprese e Pmi e tra Nord e Sud Italia “è responsabilità del governo italiano. Sulla terza richiesta di pagamento di fondi del Pnrr dell’Italia la valutazione sta andando avanti”
Per le riforme previste dai Pnrr la scadenza resta la fine del 2026. Lo hanno affermato il vicepresidente esecutivo della Commissione europea Valdis Dombrovskis e il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni durante una audizione in riunione congiunta delle commissioni Bilancio e Affari economici del Parlamento europeo, dedicata allo stato di avanzamento dell’attuazione dei Pnrr. «Anche se nulla è impossibile la fine del 2026 resta la scadenza che gli Stati membri devono rispettare per l’attuazione delle riforme e degli investimenti previsti dai Piani nazionali (Pnrr) del Fondo Rrf (“Recovery and Resilience Facility”), nell’ambito del “NextGenerationEU”, perché una proroga è improbabile a causa delle complesse e difficili procedure che sarebbero necessarie per deciderla. Aggiustamenti parziali dei piani sono invece possibili se giustificati da ragioni oggettive. In circostanze eccezionali se uno Stato membro non raggiunge un traguardo parziale o un obiettivo finale in tempo, può comunque presentare una richiesta di pagamento e accettare un pagamento parziale, come è avvenuto per esempio con la Lituania. a cui sono stati concessi altri sei mesi per completare gli ultimi due dei 33 traguardi e obiettivi che erano stati concordati. Quando gli Stati membri fanno presenti delle circostanze obiettive che impediscono la realizzazione dei piani, c’è una possibilità di modifiche. Ma gli stati membri devono indicare chiaramente quali sono queste circostanze oggettive; e comunque il livello delle riforme non deve essere ridotto».
Il calendario degli esborsi non è obbligatorio, è orientativo. Alcuni paesi hanno due esborsi all’anno, altri uno solo, altri anche meno di uno all’anno. Spagna e Italia hanno già fatto la terza richiesta di pagamenti, altri non ne hanno fatta neanche una. «Per il momento non penso ci siano grossi ritardi», ha spiegato Gentiloni che ha sottolineato che bilanciamento delle misure del Pnrr tra grandi imprese e Pmi e tra Nord e Sud Italia è responsabilità del governo italiano. «Quello che chiediamo al governo italiano, e a tutti i governi, è di coinvolgere nel processo di revisione dei piani (per usare RepowerEu) parti sociali, player rilevanti e autorità locali. Ora penso che abbiamo alcuni mesi, abbiamo alcuni paesi membri che hanno consultazioni pubbliche e penso che questo sia una procedura positiva», ha concluso.
Sulla terza richiesta di pagamento di fondi del Pnrr dell’Italia la valutazione sta andando avanti ma il commissario si dice ottimista che tutto procederà per il meglio.
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