
La crescita è stata spinta principalmente dal canale Wholesale europeo. Rimane predominante l’incidenza sul fatturato dell’area europea, pari al 53%, con un rafforzamento in particolare del mercato italiano, che rappresenta il 44% dei ricavi
Cresce il fatturato di Gismondi 1754. La società genovese che produce gioielli di altissima gamma ha chiuso il primo trimestre 2023 con ricavi dalle vendite totali pari a 4.150.314 euro, in aumento del 18% rispetto ai 3.527.314 euro del primo trimestre 2022.
A fare da traino è stato soprattutto il canale Wholesale europeo che, al 31 marzo 2023, registra vendite complessive per 1.697.672 euro, in aumento del 108% rispetto ai 816.536 euro del primo trimestre 2022.
A livello geografico rimane predominante l’incidenza sul fatturato dell’area europea, pari al 53%, con un rafforzamento in particolare del mercato italiano, che rappresenta il 44% dei ricavi. Aumenta anche l’incidenza del mercato statunitense che, al 31 marzo 2023, vale il 29% dei ricavi totali, mentre complessivamente gli altri Paesi incidono per il 18%.
«I primi tre mesi del 2023 confermano la validità della strategia impostata già nel corso del 2022 e rafforzata con gli accordi commerciali di inizio 2023 e l’avvio di una politica di crescita anche per linee esterne. Grazie alla recente acquisizione del brand Vendorafa, all’apertura dei canali mediorientali, più il potenziamento del mercato americano, abbiamo ancora tanto potenziale da esprimere e da cui ottenere soddisfazioni anche nei mesi a venire. Per noi questa crescita costante rappresenta anche il risultato degli apprezzamenti che riceviamo dai nostri clienti che riconoscono la qualità e l’unicità dei nostri gioielli in tutto il mondo», ha detto Massimo Gismondi, CEO di Gismondi 1754.
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