
Piazza Affari è salita dello 0,43% con il caso Tim al centro dell’attenzione: il nuovo braccio di ferro con il primo azionista Vivendi
Le Borse europee chiudono la settimana con una performance positiva sostenuta dagli acquisti su farmaceutici e tecnologici dopo i dati contrastanti arrivati dagli indici Pmi di marzo per l’Eurozona (in calo il manifatturiero, brillanti i servizi).
Le performance in discesa dei titoli minerari hanno frenato Madrid e Londra, mentre gli altri indici azionari hanno terminato le contrattazioni con incrementi intorno al mezzo punto percentuale e non lontani dai massimi di giornata.
Piazza Affari è salita dello 0,43% con il caso Tim al centro dell’attenzione: il nuovo braccio di ferro con il primo azionista Vivendi, che nell’assemblea degli azionisti ha dato evidenti segnali di bocciatura del piano industriale vigente, ha fatto scivolare il titolo di un altro 4,3%. Nell’intera settimana, dopo le nuove offerte per la rete infrastrutturale, il titolo ha perso quasi il 14%.
Bene Recordati (+5,4%) grazie alla trimestrale e Banco Bpm (+4,3%) ancora al centro della speculazione di un eventuale risiko bancario che può coinvolgere anche la partecipata Anima (+1,4%). Giù del 6% circa Salvatore Ferragamo a causa della frenata dei ricavi nel primo trimestre, mentre a Parigi si è distinta EssilorLuxottica (+6%) grazie ai ricavi oltre le attese nel periodo gennaio-marzo.
Sul mercato valutario, l’euro passa di mano a 1,0974 dollari (ieri a 1,0970) e a 147,4 yen (147,06), mentre il rapporto tra il biglietto verde e la divisa nipponica si attesta a 134,3 (134,06). Gas naturale in calo e sotto quota 40 euro al megawattora nel contratto marzo sul Ttf: -1,6% a 39,9 euro. Petrolio in lieve risalita: il Wti scadenza giugno vale 77,7 dollari al barile, il Brent giugno 81,4.
(foto SHUTTERSTOCK)