
La Russia ha annunciato che cercherà di aumentare le transazioni nelle valute dei Paesi “amici” come alternativa alle valute tradizionali come il dollaro e l’euro
A causa delle sanzioni occidentali, la Russia smetterà di vendere i suoi idrocarburi in dollari e in euro e si concentrerà sulle transazioni in rubli o in yuan. Lo ha dichiarato il vice primo ministro russo Alexandr Novak. “La tendenza si è fortemente spostata verso un minore utilizzo di dollari o euro. Tenendo conto degli attuali problemi di pagamento con queste valute, stiamo passando a condurre tutte le transazioni in valute nazionali, con richiesta di yuan e richiesta di rubli”, ha dichiarato in un’intervista alla televisione russa.
Secondo Novak, questa è “una tendenza che continuerà”. “I nostri colleghi ci pagano già in yuan per il gas in Cina, e in parte per il petrolio. Le transazioni vengono effettuate anche in rubli. Continueremo a perfezionare questi meccanismi di pagamento reciproco nelle valute nazionali”, ha aggiunto.
A seguito all’imposizione di sanzioni occidentali contro la Russia per la campagna militare in Ucraina, tra cui il congelamento dei beni russi all’estero e la disconnessione delle banche russe dal sistema SWIFT, Mosca ha stabilito il pagamento in rubli per il gas russo. Inoltre, la Russia ha annunciato che cercherà di aumentare le transazioni nelle valute dei Paesi “amici” come alternativa alle valute tradizionali come il dollaro e l’euro.
LEGGI ANCHE Petrolio, Aramco in Cina con due raffinerie. E si allontana dagli Usa
(foto SHUTTERSTOCK)