
A gennaio le assunzioni totali nel settore privato ammontano a 663.000 unità. -38% per le pensioni anticipate nel trimestre
Arrivano cattive notizie dal mercato del lavoro italiano. Secondo quanto riportato dall’Inps a gennaio le assunzioni totali nel settore privato ammontano a 663.000 unità, in calo del 3% rispetto allo stesso periodo del 2022.
La diminuzione riguarda principalmente i contratti di somministrazione (-16%), i contratti in apprendistato e a tempo determinato (-3%) e i contratti a tempo indeterminato (-2%). In controtendenza le assunzioni intermittenti e stagionali mostrano un aumento rispettivamente del 14% e del 12%.
Le trasformazioni da contratti a tempo determinato registrano un incremento, con 98.000 unità e un aumento del 7% rispetto all’anno precedente. Dall’altro lato le conferme di rapporti di apprendistato che giungono alla conclusione del periodo formativo subiscono una flessione, con 11.000 unità e una diminuzione dell’11% rispetto al 2022.
Inoltre nei primi tre mesi del 2023 sono state liquidate 174.610 pensioni con un calo del 26,22% rispetto allo stesso periodo del 2022. E’ quanto emerge dalle tabelle del Monitoraggio sui flussi di pensionamento dell’Inps secondo il quale si è registrato un calo più consistente per le pensioni anticipate rispetto all’età di vecchiaia con 51.583 assegni a fronte dei 83.153 del primo trimestre 2022 (-38%). Il dato di quest’anno potrà crescere nel caso di nuovi assegni liquidati con decorrenza primo trimestre. Quest’anno è stata introdotta Quota 103 (62 anni di età e 41 di contributi) in sostituzione di Quota 102.
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