
L’inflazione in area Ocse è tornata al livello di febbraio 2022
Scende l’inflazione in area Ocse. A marzo è diminuita al 7,7% dall”8,8% di febbraio 2023 e dal picco del 10,7% raggiunto nell’ottobre 2022. Come sottolinea l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico l’inflazione è tornata al livello di febbraio 2022, con un calo pressoché generalizzato visto che l’indice dei prezzi al consumo è diminuito tra febbraio e marzo 2023 in 34 dei 38 paesi Ocse.
Determinante per il calo dell’indice complessivo dei prezzi al consumo nell’Ocse è stata la brusca discesa dell’inflazione dell’energia, che a marzo è stata dell’1,3% dall’11,9% di febbraio. L’inflazione dell’energia è diminuita in 36 dei 38 Paesi Ocse ed è stata addirittura negativa in 13 paesi su base annua. Tuttavia, l’inflazione del settore energetico resta sopra al 20% in 6 Paesi.
Nel frattempo, l’inflazione alimentare nell’Ocse è diminuita per il quarto mese consecutivo, scendendo al 14% dal 14,9% di febbraio. Il dato al netto di alimentari ed energia è rimasto sostanzialmente stabile al 7,2%.
Giappone (3,2% dal 3,3%), Lussemburgo (3,6% dal 4,3%)), Spagna (3,3% dal 6%) e Svizzera (2,9% dal 3,4%) hanno segnato i tassi di inflazione più bassi dell’area, mentre sul fronte opposto si trovano Ungheria (25,2% dal 25,4%) e Turchia (50,5% dal 55,2%) con il carovita più pesante.
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