Per sostenere l’occupazione giovanile, il decreto prevede che ai datori di lavoro privati venga riconosciuto un incentivo pari al 60% della retribuzione imponibile, per un periodo di 12 mesi
Si stimano 39mila giovani under-30 Neet con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato professionalizzante, tipologie per le quali viene previsto un incentivo per le assunzioni dal 1 giugno e fino al 31 dicembre 2023.
E’ l’ipotesi indicata nella relazione tecnica che accompagna il decreto Lavoro, pubblicato in Gazzetta ufficiale.
Per sostenere l’occupazione giovanile, il decreto prevede che ai datori di lavoro privati venga riconosciuto un incentivo pari al 60% della retribuzione imponibile, per un periodo di 12 mesi, per le nuove assunzioni effettuate dal 1 giugno e fino al 31 dicembre 2023, di giovani under-30 Neet, ovvero che non lavorino e non siano inseriti in corsi di studi o di formazione e siano registrati al Programma operativo nazionale “Iniziativa occupazione giovani”.
L’incentivo è cumulabile con l’esonero contributivo.
Il termine “NEET” è un acronimo che sta per “Not in Employment, Education or Training” (non in occupazione, istruzione o formazione). Si riferisce a persone in età lavorativa (generalmente tra i 15 e i 29 anni) che non sono impegnate in alcuna forma di occupazione retribuita, di istruzione o di formazione.
Il concetto di NEET è stato introdotto a livello internazionale negli anni ’90 per descrivere un fenomeno sociale in cui giovani adulti, in particolare quelli che hanno abbandonato precocemente la scuola o che sono rimasti disoccupati dopo la laurea, sono diventati inattivi e hanno abbandonato il mercato del lavoro e/o l’istruzione.
Il fenomeno dei NEET è un problema sociale in molti paesi del mondo, poiché questi giovani non solo non contribuiscono all’economia del paese, ma possono anche diventare un peso per la società a causa della loro mancanza di attività produttive.