Per Alitalia no proroga Cig, proventi per liquidazione aiuti Stato
Il decreto Lavoro, varato dal CdM lo scorso 1° maggio, entra in vigore oggi. Il provvedimento, che conta 45 articoli, è stao pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Prevede tra le altre cose il taglio del cuneo fino a 7 punti per i redditi più bassi da luglio a dicembre e bonus aziendali (fringe benefits), compresi i rimborsi per le bollette, non tassati fino ai tre mila per i lavoratori con figli. Con la fine a dicembre del RdC, fa il suo esordio l’Assegno di inclusione da gennaio 2024 per le famiglie con disabili, minori o ultra-sessantenni. Mentre parte da settembre parte il Supporto per la formazione e il lavoro, il nuovo strumento di attivazione al lavoro. Prevista anche una maggiore flessibilità per i contratti a termine e un tetto più alto ai voucher per congressi, fiere e parchi divertimento.
Viene inoltre incrementata di 4,064 miliardi per il 2024 la dotazione del Fondo per la riduzione della pressione fiscale.
Salta la proroga di altri 6 mesi della cassa integrazione straordinaria per i lavoratori dell’Alitalia in amministrazione straordinaria in scadenza il 31 dicembre 2023 ed estesa fino al 30 giugno 2024. Non è più presente nel testo definitivo. Nel dl lavoro pubblicato in Gazzetta la proroga prevista nelle ultime bozze è infatti sostituita da un articolo sul Completamento dell’attività liquidatoria Alitalia. L’articolo stabilisce che i proventi dall’attività liquidatoria, al netto di una serie di voci che vanno dai costi di liquidazione all’indennizzo dei biglietti, “sono prioritariamente destinati al soddisfacimento in prededuzione dei crediti verso lo Stato“, compresi quelli “da recupero di aiuti di Stato dichiarati illegittimi” dall’Ue.
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