
Anche i consumi industriali hanno registrato una flessione del 9,1% rispetto ad aprile 2022. In controtendenza alcuni settori come le ceramiche, le vetrarie e i mezzi di trasporto
Risultano in calo i consumi elettrici in Italia. Secondo le rilevazioni di Terna, l’ente responsabile della rete di trasmissione elettrica nazionale, si registra ad aprile un calo annuo del 4,3%, pari a 23,4 miliardi di kWh. Anche i consumi industriali hanno registrato una flessione del 9,1% rispetto ad aprile 2022. Tuttavia, alcuni settori come le ceramiche e vetrarie e i mezzi di trasporto hanno mostrato un aumento dei consumi rispetto allo stesso mese del 2022.
A livello territoriale la variazione tendenziale di aprile 2023 è stata ovunque negativa ma differenziata: -6,1% al Nord, -3,8% al Centro e -0,8% al Sud e Isole.
Nei primi quattro mesi dell’anno il fabbisogno nazionale di elettricità è diminuito del 4,1% rispetto allo stesso periodo del 2022.
Rispetto allo stesso mese dello scorso anno risulta in crescita solo la produzione da fonte fotovoltaica (+9,3%, per via dell’aumento di 3,2 GW di capacità installata rispetto ad aprile 2022), in flessione tutte le altre: la fonte idrica (-6,9%), quella eolica (-9,5%), e la geotermica (-3,3%) Per quanto riguarda il saldo import-export, la variazione è pari a +41,3% per un effetto combinato di una diminuzione dell’export (-58,7%) e di un aumento dell’import (+30,6%).
Ad aprile la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per il 79,3% con la produzione nazionale e per la quota restante (20,7%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero.
FOTO: ANSA