
Il Pmi servizi ha registrato una diminuzione da 56,2 a 55,9 punti, mentre il Pmi composito si attesta a 53,3 punti
Peggiora il manifatturiero a maggio nell’Eurozona, mentre fanno bene i servizi. La stima preliminare di maggio sul Pmi manifatturiero dell’Eurozona segna un valore di 44,6 punti, contro i 45,8 del mese precedente e i 46,0 previsti dagli analisti. Si tratta del valore più basso da tre anni. Il dato rimane quindi in contrazione, dato che è ben al di sotto della soglia critica dei 50 punti.
Il Pmi servizi rimane invece in espansione: ha registrato una diminuzione da 56,2 a 55,9 punti, limitando la discesa rispetto alle previsioni degli esperti che si attendevano un valore di 55,5 punti.
Il Pmi composito, infine, si attesta a 53,3 punti, lievemente al di sotto del consensus (53,5 punti) e in rallentamento dai 54,1 di aprile. Rimane comunque ben al di sopra dei 50 punti.
«Le aziende del settore manifatturiero sono risultate nel complesso meno ottimiste sulla loro produzione nei prossimi dodici mesi, a ciò si aggiunge non solo il forte declino dei nuovi ordini, ma anche le minori giacenze dei beni intermedi e di conseguenza dei loro acquisti – ha commentato Cyrus de la Rubia, Chief Economist presso Hamburg Commercial Bank. – Secondo l’Eurostat, la situazione degli ordini non è però per niente catastrofica, in quanto in questo secondo trimestre lo stato degli ordini delle principali nazioni dell’eurozona rimane ancora ben al di sopra delle rispettive medie a lungo termine».
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