
l’Inps chiude il bilancio positivo per oltre 7 miliardi. Realizzati anche il 75% degli impegni del Pnrr
«L’Inps è cambiato per servire meglio il Paese in scenari che sono cambiati. L’ente previdenziale si conferma come un pilastro dello Stato universalistico che si occupa di tutti, pronto ad affrontare le sfide del presente e del futuro». Parla così Pasquale Tridico che fa un bilancio dei suoi quattro anni alla guida dell’istituto. Quattro anni, a detta sua, “difficili“, ma che hanno visto la grande trasformazione digitale dell’ente, definita “senza precedenti”, visto che oggi è in grado di introdurre una nuova procedura in 15 giorni anziché in 6 mesi
l bilancio dell’Inps chiude con un risultato di esercizio positivo per 7,146 miliardi di euro mentre il patrimonio è tornato positivo per 23,22 miliardi. L’indice di produttività è salito dal 128 al 137% e si registra un miglioramento del 17% delle performance legate ai tempi di pagamenti delle prestazioni pensionistiche e assistenziali. Con oltre 24,3 milioni di assicurati, 42 milioni di utenti ed un bilancio di 380 miliardi di euro l’Inps è il più grande ente previdenziale d’Europa. «In questi anni difficili – ha spiegato – il ruolo del nostro istituto è diventato insostituibile. Il buon risultato economico dell’ente è il frutto della ripresa dell’economia e dai sostegni che lo Stato ha messo in campo durante la pandemia».
Il presidente uscente dell’Inps esprime orgoglio per il fatto che l’istituto sia riuscito a realizzare pienamente le risorse ottenute con il Pnrr nei tempi previsti. Tridico lascia con il 75% degli impegni del Pnrr realizzati (180 milioni di investimenti).
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