
ENI e Sonangol ampliano la collaborazione nella transizione energetica. Firmato un memorandum d’intesa
Eni si rafforza in Angola grazie ai nuovi accordi siglati con Sonangol sulla transizione energetica. L’ad Claudio Descalzi e il presidente di Sonangol, Sebastião Pai Querido Gaspar Martins, hanno firmato a Roma un memorandum d’intesa alla presenza del presidente dell’Angola João Lourenço, in visita di Stato in Italia, e della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. L’obiettivo è ampliare ulteriormente gli ambiti di cooperazione tra le due aziende, tramite studi nella catena del valore dell’agribusiness e in altri settori della decarbonizzazione, tra cui i minerali per la transizione energetica e l’innovazione dell’ecosistema.
Secondo i termini del memorandum in particolare Eni e Sonangol identificheranno e valuteranno congiuntamente opportunità nell’ambito della transizione energetica, comprese le filiere agro-industriali per la produzione di carburanti a minori emissioni di carbonio, la valorizzazione delle biomasse residue e l’ammoniaca verde per applicazioni agro-industriali«. Per l’agribusiness sono previsti studi per promuovere le sinergie tra le filiere agricole nazionali e le bioenergie, con particolare attenzione alle sementi e alle biotecnologie migliorate, alla meccanizzazione, ai fertilizzanti e ai servizi logistici.
Eni è già presente in Angola con Azule Energy, joint venture indipendente e paritetica creata con Bp. Azule detiene due miliardi di barili equivalenti di risorse nette e nei prossimi cinque anni raggiungerà una produzione di circa 250 mila barili di olio equivalenti al giorno.
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